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Scordamaglia: "Fa bene Salvini a parlare di assurdità, ora via a misure concrete per un''alleanza stabile tra mercati ed economie Russa ed Italiana"

“Fa bene il vice premier Matteo Salvini a tornare sulla questione delle sanzioni economiche contro la Russia evidenziandone l’assurdità”. Ha detto Luigi Scordamaglia presidente di Federalimentare commentando la posizione esternata questa mattina dal vice presidente del Consiglio e sottolineando l’importanza della visita in Russia del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte la prossima settimana. “Un danno complessivo che colpisce il settore agroalimentare italiano con un danno di oltre un miliardo di euro soprattutto a carico delle Piccole e Medie Imprese” ha proseguito Scordamaglia e ha sottolineato come misure del genere siano più che altro uno stimolo alla nascita di prodotti italian sounding. “Non è un segreto che le migliaia di ristoranti italiani operanti in quel Paese aumentano sempre più la domanda di prodotti italiani – ha affermato il presidente di Federalimentare – e in assenza di quelli veri scelgono di sostituirli con prodotti che sembrano italiani ma che non lo sono”. “Non possiamo che sperare che l’assurdità di cui ha parlato il vice premier Salvini, porti finalmente alla messa in atto di misure concrete che garantiscano un’ alleanza stabile tra due Paesi, l’Italia e la Russia, che hanno economia e mercati fisiologicamente sinergici”

Comunicato Stampa

Roma, 1 ottobre – In un momento in cui le aspettative sul PIL del Paese non sono rosee e il contesto internazionale è appesantito dalle minacce di dazi e barriere tariffarie che rischiano di minare il nostro Made in Italy, il settore agroalimentare continua a tenere. “In questo quadro non semplice – sottolinea Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare – la produzione alimentare negli ultimi mesi tiene meglio di quella industriale nel suo complesso”. Con un -0,5% rispetto a un -1,3% sull’andamento generale, il settore si dimostra ancora una volta trainante.

A dimostrarlo, anche l’export che cresce un po’ meno del consuntivo 2017, ma che con un + 4,2% è comunque sopra la media dell’industria in generale che si attesta sui 3,8%. Inoltre, mentre lo scorso anno le importazioni dei nostri principali mercati di esportazione (USA, Cina etc) erano in aumento, oggi la crescita delle eccellenze alimentari italiane continua anche se questi mercati di sbocco rallentano vistosamente. Evidentemente la qualità premia anche durante la crisi. “Rimane – prosegue Scordamaglia – il fronte debole delle vendite interne, che seppur con un timido rialzo di + 0,2% a valore, comunque continuano a rappresentare l”aspetto più grave e deludente della congiuntura economica. In quest”ottica, bene ogni iniziativa che rafforzi il potere di acquisto degli italiani, riduca la pressione fiscale e faciliti l”inclusione di chi sta peggio”.

“La filiera del food and beverage mostra perciò, oggi più che mai – conclude il presidente di Federalimentare – di essere un asse strategico che crea sviluppo e stabilità, tanto più prezioso in un contesto appannato e incerto come quello che caratterizza attualmente il contesto complessivo”.

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