Comunicato di venerdì 7 settembre 2018
 

Pratiche commerciali sleali

 

Scordamaglia: Bene la proposta ma valga per tutte le aziende a prescindere dalle dimensioni

Roma, 7 settembre - "Contro le pratiche commerciali sleali da anni chiediamo una presa di posizione comunitaria e adesso, finalmente, abbiamo sul tavolo europeo una proposta di direttiva che chiediamo venga approvata entro il mandato attuale". Con queste parole Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, commenta la proposta di direttiva contro le pratiche commerciali sleali (come pagamenti ritardati di mesi a fornitori di prodotti alimentari deperibili, cancellazione di ordini last minute, azioni promozionali che scaricano i costi sugli agricoltori) che il prossimo 10 settembre sarà discussa nella sessione del Comitato speciale dell''agricoltura.

“Un passo in avanti per tutelare a livello comunitario le nostre aziende” che tuttavia non soddisfa totalmente Federalimentare. L'associazione, infatti, rileva che non solo restano escluse le aste al doppio ribasso, ma che soprattutto la proposta prenderebbe in considerazione solo le PMI "Se una pratica commerciale è sleale - dice Scordamaglia - lo è a prescindere dalle loro dimensioni". E prosegue “Nessuno in nessuna fase della filiera deve poter usare pratiche scorrette e questo deve essere chiaramente stabilito. Ovviamente con molte delle catene distributive operanti nel nostro Paese i rapporti sono già basati su una sana competizione e, sempre più, su rapporti e valori di filiera condivisi” Conclude poi il presidente “ Le situazione “patologiche” devono invece essere risolte con interventi normativi chiari e decisi, considerando che le regole nazionali finora previste in Italia non hanno funzionato adeguatamente”.