Comunicato di sabato 27 gennaio 2018
 

I Giovani di Federalimentare in Silicon Valley

 

La tecnologia a servizio del Made in Italy per continuare a essere punto di riferimento del food nel mondo

Roma, 27 gennaio - Conoscere le innovazioni sulle quali stanno lavorando i centri tecnologici più avanzati al mondo e capire come potrebbero impattare a breve sui business italiani. Trarre ispirazione per replicare questa spinta in casa nostra, unendola al saper fare italiano e alla nostra cultura di prodotto.

Questi gli obiettivi del viaggio formativo promosso da Future Food Institute, organizzazione internazionale nata in Italia e leader nella Food Innovation, in collaborazione con CIBUS, che si è appena concluso nel tempio della tecnologia mondiale, la Silicon Valley, e che ha visto protagonista una delegazione di 25 imprenditori dei Giovani di Federalimentare guidati dal presidente Alessandro Squeri.

“Federalimentare Giovani si sta affermando come ponte tra la food industry e il mondo dell’innovazione e delle start up italiano. Ecco perché oggi siamo qui a confrontarci con i leader di questo settore - ha detto il presidente dei giovani imprenditori e ha aggiunto: “Fa parte del nostro dna valorizzare e integrare le innovazioni provenienti dal startup e acceleratori con la nostra tradizione, un match che concorre a mantenerci competitivi e saldi nel restare un punto di riferimento del buon cibo nel mondo”.

Un viaggio che ha catapultato gli imprenditori italiani nei migliori centri di ricerca al mondo, come la Davis e la Stanford University, e nei colossi tecnologici focalizzati sull’innovazione continua, come Google Food, per un approfondimento sul binomio industria alimentare e innovazione. “Torno fiero dei nostri prodotti Made in italy - ha detto Ottorino Ambrosi di Ambrosi spa - “ma più stimolato ad approfondire le tematiche su sostenibilità e innovazione che potranno giovare anche ai nostri prodotti”.

Un percorso dedicato all’approfondimento di questioni fondamentali per lo sviluppo dell’industria alimentare e alla creazione di punti di contatto con il centro della tecnologia mondiale: “Siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto e delle sinergie attivate con la Silicon Vallay - ha affermato Sara Roversi, fondatrice di Future Food - e certi che questo sia solo l’inizio degli effetti dirompenti dell’incontro tra l’Italia del cibo e la capitale del tech”.

“L’innovazione è uno degli assi portanti di Cibus - ha concluso Pierluigi Spagoni responsabile della comunicazione della manifestazione che il 7 maggio aprirà le porte a Parma - per questo essere presenti qui è stata una scelta naturale. Poter cogliere i trend di innovazione della scena food & bev Californiana è stato di stimolo e ispirazione per capire come in futuro dovrà porsi per poter rispondere al meglio all'evoluzione dei consumi e capire come meglio proporre ai buyers esteri le eccellenze del Made in Italy”.