Comunicato di sabato 8 aprile 2017
 

Federalimentare su ipotesi introduzione tasse su cibi e bevande in prossima manovra.

 

Scordamaglia: 'Se fosse vero si distruggerebbe tutto quanto fatto sinora per rilancio settore alimentare'

In merito alla ventilata possibilità che nella prossima manovra vengano introdotte tasse su alcune bevande e cibi, il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, commenta così: "Se qualcuno fosse così folle da immaginare di tassare un qualsiasi tipo di bevanda o cibo per fare cassa nella prossima manovra si assumerebbe la responsabilità di impoverire sempre più le famiglie italiane rinnegando tutto quello che questo e soprattutto il precedente Governo hanno fatto per il rilancio del settore agroalimentare” E prosegue il presidente: “ Il tutto sarebbe ancora più subdolo se fosse mascherato da intenti salutistici dopo che per anni i nostri Ministri si sono spesi ed impegnati con grande sforzo e risultati, a livello mondiale, contro la criminalizzazione di qualsiasi alimento ed a favore di una approfondita educazione sin dalla scuola ad un corretto stile di vita”.

“Sarebbe assurdo copiare errori di altri Paesi che con queste tasse non hanno minimamente condizionato abitudini e consumi alimentari- dice Scordamaglia - ma al contrario hanno provocato uno spostamento degli stessi verso il basso, verso prodotti di costo e qualità inferiore per compensare l''aumento delle tasse". Le famiglie italiane hanno perso in 7 anni il 12% della spesa alimentare con una crescita del food social gap, cioè la rinuncia alla spesa da parte soprattutto di famiglie meno abbienti “Chi ha il coraggio ora di proporre questo regalo di Pasqua agli italiani, abbia il coraggio almeno di venire allo scoperto ed assumersene la responsabilità politica. Come alimentare italiano facciamo appello a quei partiti che hanno messo direttamente la propria faccia contro un aumento, in questo caso ancora più subdolo e controproducente, delle tasse agli italiani" conclude Scordamaglia