Comunicato di venerdì 24 giugno 2016
 

SCORDAMAGLIA: Usare Brexit come stimolo per una Europa sempre più integrata a cominciare dal settore agroalimentare, UK aggraverà il suo deficit strutturale agricolo

 

Comunicato Stampa

“La Brexit è il risultato di una Europa debole e tentennante che invece di procedere decisa verso un obiettivo di sempre più stretta integrazione politica e sociale ha fatto un passo avanti e due indietro nella speranza di non scontentare nessuno” commenta così Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

“L''armonizzazione della regolamentazione del settore agroalimentare è stata alla base della nascita di un mercato unico ma nell''ultimo periodo anche questa è andata progressivamente sfaldandosi con norme nazionali e deroghe su deroghe per una Commissione incapace di decidere” dice il presidente e aggiunge “Nessuno sottovaluta le possibili ripercussioni economiche negative ma speriamo in un moto d''orgoglio che consenta di completare una vera Europa a cominciare da regole uniche a garanzia di tutti i cittadini”

E prosegue Scordamaglia “Nonostante questo clima di incertezza l''export agroalimentare italiano verso il Regno Unito continuerà a crescere e anche la politica agricola europea non potrà che rafforzarsi con l’uscita di un Paese che spesso si è opposto ad un miglioramento degli standard dei prodotti verso i livelli elevati su cui ha sempre puntato l''Italia”. "Gli inglesi non dovrebbero dimenticare di essere importatori netti di commodities agricole, ne importano per un valore di oltre 17 miliardi all''anno - conclude il presidente di Federalimentare - con un vero e proprio deficit strutturale che si aggraverà a causa di una sterlina destinata ad arrivare ai minimi storici”