Comunicato di venerdì 22 aprile 2016
 

LE SANZIONI CON LA RUSSIA VANNO CANCELLATE SUBITO, PERSI GIÀ 250 MILIONI DI EXPORT ALIMENTARE

 

Comunicato Stampa

SCORDAMAGLIA, PRESIDENTE FEDERALIMENTARE: "I BUONI RAPPORTI ITALIA-RUSSIA VANNO UTILIZZATI PER SUPERARE AL PIÙ PRESTO I RECIPROCI DIVIETI CHE DANNEGGIANO PROFONDAMENTE L''ECONOMIA COMUNITARIA E QUELLA RUSSA"

Roma, 22 aprile 2016 - "Per il settore alimentare italiano la revoca delle sanzioni e contro-sanzioni tra UE e Russia è un obiettivo assolutamente prioritario". Lo afferma il Presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia, che esprime "totale condivisione e massimo sostegno al ruolo determinante del Governo italiano nel portare avanti la revoca delle sanzioni".

Scordamaglia sottolinea che al Forum Economico di San Pietroburgo, previsto dal 16 al 18 giugno prossimi, per la prima volta ci sarà un paese ospite, e sarà l''Italia. L''industria alimentare italiana sarà presente all''evento per contribuire a rinormalizzare e consolidare i rapporti tra il nostro Paese e la Russia. Non dimentichiamo, infatti, che la Russia è strutturalmente il nostro mercato di riferimento più naturale e più ricco di prospettive, sia per il Made in Italy, inteso come le esportazioni delle nostre eccellenze, che per il Made with Italy, che altro non è che la valorizzazione della produzione agricola russa con investimenti da parte della filiera italiana.

"L''Italia ha già perduto, dall''inizio dell''embargo a oggi - continua Scordamaglia - circa 250 milioni di esportazioni alimentari in Russia”. E continua il presidente: “ È una perdita enorme, che rischia, per giunta, di essere irreversibile per il consolidarsi di prodotti sostitutivi e imitativi che vanno a sostituire i nostri su quel mercato". "Un danno, questo, tanto più paradossale – secondo Scordamaglia - considerando la necessità vitale di esportare, per controbilanciare la continua erosione del mercato alimentare interno, che ha accumulato un taglio di 15 punti in valuta costante”. Non è un caso quindi per il Presidente che: “con degli sbocchi esteri amputati, il fatturato del settore alimentare è fermo da tre anni e la produzione ha registrato nel 2015 l''ennesimo segno negativo".

"Al di là dei dati economici oggi in discussione, la sinergia tra Europa e Russia va ben oltre - conclude Scordamaglia - è infatti impossibile considerare uno sviluppo dell''economia europea senza una forte alleanza con quello che è riconosciuto come il nostro partner naturale, la Federazione Russa"