Comunicato di mercoledì 17 luglio 2013
 

Nutrizione e salute, sicurezza alimentare e sostenibilità, tre progetti per l’innovazione alimentare e la competitività del Paese

 

Parte da Perugia la prima tappa del roadshow regionale del cluster tecnologico Agrifood

Perugia – 17/07/2013 – Un Piano di Sviluppo Strategico quinquennale e tre progetti di grande impatto, coerenti con le politiche comunitarie e nazionali, del valore di 36 milioni di euro, a cui si aggiungeranno le risorse impegnate dalle 11 Regioni contraenti. È l’obiettivo di CL.A.N., il Cluster Tecnologico Nazionale Agrifood promosso da Federalimentare – Confindustria e da Aster- Regione Emilia Romagna, in risposta all’Avviso MIUR del 30 maggio 2012, il bando che ha destinato fondi allo sviluppo e al potenziamento di Cluster Tecnologici Nazionali.

Lo scopo del Cluster Agrifood è l’incremento della competitività della filiera agroalimentare, includendo tutte le sue componenti - produzione agricola, trasformazione, settori industriali correlati (confezionamento, logistica, etc.) fino alla distribuzione e al consumo - attraverso lo stimolo dell’innovazione, l’accesso e la valorizzazione dei risultati delle attività di ricerca, la collaborazione tra enti di ricerca, imprese, istituzioni ed amministrazione pubblica: un processo reso possibile dalla stretta relazione tra il mondo imprenditoriale e quello della ricerca.

Di seguito nomi, ambiti e scopi dei progetti:

1. Nutrizione e salute (progetto PROSIT): prevenzione di malattie associate alla dieta e promozione dell’invecchiamento in salute.
2. Sicurezza alimentare (progetto SAFE&SMART): produzione di antimicrobici naturali, riduzione di possibili contaminanti chimici e sviluppo di sistemi di diagnostica mirati all’abbattimento dei contaminanti lungo la filiera fino al consumatore.
3. Sostenibilità (progetto SOFIA): riduzione di scarti e valorizzazione dei sottoprodotti, loro utilizzo per altre applicazioni alimentari e non, riduzione dell’impatto dei processi dell’industria agroalimentare, dalla produzione al consumatore finale.

“L’Industria alimentare si arricchisce grazie al confronto con l’innovazione sul territorio. L’incontro di oggi rappresenta la naturale evoluzione della Piattaforma Tecnologica Nazionale “Food for Life” che finalmente trasformerà le priorità della ricerca alimentare in progetti di innovazione concreti sul territorio”, ha dichiarato Daniele Rossi, Direttore Generale di Federalimentare e Presidente Cluster.


“ La sfida che ci proponiamo di vincere è quella di portare le nostre produzioni regionali nel mondo. Siamo lietissimi della leadership del Cluster all’Emilia Romagna e siamo sicuri che la collaborazione tra le Regioni, Federalimentare e le Università genererà quel valore aggiunto necessario per rendere più competitivo il nostro Paese per la conquista dei mercati esteri”, ha commentato Dario Braga, Vice-Presidente Aster, Vice-Presidente Cluster e Pro-Rettore alla Ricerca di Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

Saranno 55 i soggetti finanziati (61 contando i soggetti che partecipano a più progetti), mentre altri 7 partecipano al Cluster senza essere proponenti.
Grazie alle risorse messe a disposizione dal MIUR e dalle imprese, è stato costituito un sistema strutturato di relazioni significative, dotato di una mission chiara, di una governance condivisa (Associazione presieduta da Federalimentare e da Aster S. Cons. P.A.) e finalizzato a sviluppare attività ad alto impatto, conferendo al sistema agroindustriale italiano l’opportunità di giocare un più importante ruolo nello scenario internazionale della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo economico. Le eccellenze italiane coinvolte nella governance del Cluster (Organo di Coordinamento e Gestione), sono Barilla G&R Fratelli; Soremartec Italia S.r.l. (Gruppo Ferrero); Granarolo S.p.A e Inalca S.p.A. (Gruppo Cremonini).

Sono 11 le Regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria) che hanno manifestato il proprio interesse a sostenere anche finanziariamente, nell’ambito di specifici Accordi di Programma con il MIUR, attività complementari e/o funzionali allo sviluppo e alla valorizzazione del Cluster, descrivendone la coerenza e la funzionalità rispetto alle strategie di sviluppo regionale. Altre Regioni sono coinvolte a livello di soggetti partecipanti ai progetti (Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Veneto).

Il Cluster ha ricevuto inoltre manifestazione di interesse da parte di quasi 90 Imprese, 40 tra Università, Enti ed Organismi di ricerca, 17 Associazioni nazionali di settore e di categoria, 5 Parchi scientifici e tecnologici e 16 tra Consorzi e Società consortili specializzati.

Il traguardo – come ribadito nella prima tappa del roadshow regionale di presentazione tenutasi oggi a Perugia – è dunque quelle di restituire al sistema agroindustriale italiano la posizione che gli compete e che merita in virtù delle dimensioni e capacità, ma che è stato poche volte in grado di fare valere - ad eccezione della positiva ed efficace esperienza della Piattaforma “Food for Life” - a causa dell’assenza di un sistema di governance come quello che in questa occasione si riuscirà a creare.

“La piccola Umbria dimostra di credere fermamente nell’innovazione e nella ricerca e l’esperienza di questo Cluster ne è la prova concreta, sia in termini di imprese umbre coinvolte che di risorse investite”, ha dichiarato Katiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria.

Il Cluster Agrifood è la coerente evoluzione di un importante percorso condiviso tra i principali attori nazionali della filiera agroalimentare, della ricerca scientifica ed industriali, delle attività produttive in tutte le sue accezioni, delle istituzioni territoriali delle aree vocate, iniziato sin dai primi anni del 2000. Potrà contare su esperienze acquisite in importanti iniziative multi-stakeholder quali la Piattaforma Tecnologica “Food for Life” ed il Consorzio “FoodBest”.