Comunicato di mercoledì 25 luglio 2012
 

MIUR E FEDERALIMENTARE INSIEME PER L’EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE

 

Firmato il protocollo Profumo – Ferrua, coinvolti 1,6 milioni di alunni

Roma, 25 luglio 2012 - Proseguire a portare nelle scuole medie italiane l’educazione alimentare per rendere i ragazzi pienamente consapevoli dell’importanza di seguire corretti stili di vita, insegnando loro modi e tempi di assunzione dei cibi e la storia dei processi produttivi in campo agricolo e industriale: è quanto accadrà dal prossimo anno scolastico grazie al protocollo d’intesa sottoscritto oggi dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, e dal Presidente di Federalimentare - la Federazione che rappresenta le associazioni dell’industria alimentare aderenti a Confindustria – Filippo Ferrua Magliani.

MIUR e Federalimentare sono infatti fermamente convinti che l’unica via per combattere il sovrappeso e l’obesità, fenomeni presenti in Italia che hanno un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita, risieda nell’educazione alimentare, abbinata ad un’adeguata attività fisica, da realizzare attraverso la diffusione di una corretta cultura dell’alimentazione e dello sport a partire dai docenti fino ad arrivare alle famiglie tramite i ragazzi stessi.

L’intesa sancisce la condivisione, su base nazionale, dell’iniziativa “Il Gusto fa Scuola”, che ha già visto il lancio ufficiale del sito www.ilgustofascuola.it. Il portale, dedicato a insegnanti, famiglie e ragazzi, funziona in un’ottica di interazione e scambio reciproco tra il mondo scolastico e il mondo della produzione e raccoglie tutte le iniziative intraprese in ambito associativo su questi temi, oltreché le attività attualmente in programma e le opportunità future, i contenuti dei corsi di formazione per gli insegnanti, cinque sezioni di domande frequenti sulle tematiche legate all’industria alimentare dedicate agli insegnanti e ai ragazzi, consigli per i ragazzi per svolgere esercizi di attività fisica dentro casa e per realizzare ricette facili e veloci, nonché il focus sulle Linee Guida INRAN per una sana alimentazione.

A NOVEMBRE L''INDUSTRIA ALIMENTARE APRIRÀ LE PORTE AI RAGAZZI E ALLE LORO FAMIGLIE
MIUR e Federalimentare hanno inoltre deciso di intitolare la V edizione di Apertamente –settimana di apertura al pubblico delle industrie alimentari sul territorio nazionale che si terrà dal 17 al 26 Novembre - “Apertamente 2012: il gusto fa scuola”. L’iniziativa sarà dedicata al tema dell’educazione alimentare e della promozione di stili di vita salutari, per far conoscere lo sforzo quotidiano delle aziende per fornire al consumatore gli strumenti necessari a compiere scelte alimentari consapevoli.
L’accordo prevede infine una maggiore interazione tra mondo scolastico e universitario e l’industria alimentare, attraverso il sostegno alle convenzioni con le associazioni di categoria e le imprese, interventi formativi del personale scolastico con un costante scambio di esperienze con il sistema produttivo e lo sviluppo di ricerche e progetti comuni sull’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica – in particolare nell’ambito delle iniziative della piattaforma tecnologica Food for life e del cluster tecnologico nazionale Agrifood.

COINVOLTE OLTRE 77MILA CLASSI E 1,6 MILIONI DI ALUNNI DELLE SCUOLE MEDIE
L’iniziativa Il Gusto fa Scuola impatterà sulle oltre 77.000 classi scolastiche delle scuole medie italiane, coinvolgendo circa 1 milione e 600 mila alunni e le rispettive famiglie.
Il progetto parte dall’esperienza positiva del progetto “Scuola e Cibo”, che ha visto una prima fase pilota, condotta nel corso dell''anno scolastico 2009-2010 in 15 scuole primarie a Milano, Roma e Catania, per poi portare l''educazione alimentare all''attenzione dei docenti italiani con tre corsi di formazione in educazione alimentare, frutto della collaborazione MIUR - Federalimentare, rivolti a tutti i dirigenti scolastici ed ai docenti referenti delle scuole medie, che hanno affrontato tematiche di grande rilievo e stretta attualità, come per esempio: la sicurezza e la qualità delle produzioni agro-alimentari, il valore dell’etichetta e l’importanza delle informazioni nutrizionali per il consumatore; il modello alimentare italiano e i corretti stili di vita che ne conseguono.

GLI IMPEGNI CONCRETI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA
L’industria alimentare è consapevole di ricoprire un ruolo fondamentale nella soluzione del problema della corretta educazione alimentare degli italiani. Infatti, l’iniziativa “Il Gusto fa Scuola”, realizzata con il MIUR, si inserisce in un percorso pluriennale portato avanti sia attraverso la collaborazione con le Istituzioni e le organizzazioni non governative attive su questi temi, sia tramite l’assunzione volontaria di impegni concreti.
In particolare, l’industria alimentare italiana ha aderito, tramite Federalimentare e il proprio sistema associativo, alla “Piattaforma italiana sull’alimentazione, l’attività fisica e il tabagismo”, avviata dal Ministero della Salute, con il quale ha firmato un Protocollo d’intesa nell’ambito del progetto “Guadagnare salute”, che definisce la posizione e gli impegni dell’industria alimentare italiana sul tema.
Con le linee guida sull’etichettatura nutrizionale è inoltre impegnata a diffondere l’adozione volontaria dell’etichettatura nutrizionale e l’eventuale indicazione aggiuntiva della GDA (Quantità Giornaliera Indicativa), per garantire al consumatore informazioni sempre più accurate e trasparenti e rendere più facili scelte alimentari consapevoli, in un’ottica europea.
Negli ultimi 3 anni, l’industria alimentare italiana ha immesso sul mercato oltre 4.000 prodotti nuovi o “riformulati” (ovvero migliorati da un punto di vista nutrizionale), riducendo o eliminando, per esempio, acidi grassi trans, zuccheri, colesterolo, grassi saturi, sale e altri ingredienti il cui consumo eccessivo non è in linea con una corretta dieta alimentare e ha ridimensionato le porzioni di 3.500 prodotti.
Inoltre, notevole è sempre stato l’impegno dell’industria a limitare - e dove possibile eliminare - il contenuto di acidi grassi trans derivanti dai processi di lavorazione dei grassi al di sotto dell’1% dell’apporto totale di energia giornaliera, così come raccomandato dall’OMS, nonché a favorire il consumo responsabile ad esempio delle bevande alcoliche.
Si presta anche più attenzione alla pubblicità nei confronti dei bambini, con la limitazione delle attività di marketing o addirittura la rinuncia a fasce orarie particolarmente delicate per target di audience. Allo stesso modo si è rinunciato al canale dei distributori automatici nelle scuole elementari e medie.
Infatti, l''industria alimentare italiana ha sempre incoraggiato l’adozione di pratiche responsabili di pubblicità “onesta, veritiera e corretta”, attraverso l’adesione a codici di condotta e di autodisciplina a livello europeo e nazionale, con particolare attenzione alla pubblicità e alla comunicazione commerciale rivolte ai bambini.
L’industria alimentare infine stimola l’adesione, sia a livello di singoli brand che di associazioni di categoria, alle attività e alle manifestazioni sportive e sono direttamente impegnate nella promozione dell’attività fisica.