Comunicato di venerdì 12 giugno 2009
 

INDUSTRIA ALIMENTARE: ROSSI, SODDISFARE ESIGENZE CONSUMATORI..

 

(AGI) - Roma, 11 giu. - L''industria alimentare europea si impone come primo settore manifatturiero

(AGI) - Roma, 11 giu. - L'industria alimentare europea si
impone come primo settore manifatturiero dell'UE (13,4%),
seguito dalla mecanica e dalla chimica, con un fatturato di 913
miliardi di euro e vanta un ulteriore primato: offre
occupazione, nelle 308 mila aziende alimentari presenti
nell'UE, a ben 4, 3 milioni di addetti (13,5%). Grande
importanza rivestono in Europa come in Italia le PMI che
realizzano quasi il 50% del fatturato complessivo
dell'industria alimentare e occupano il 63% degli addetti. Le
esportazioni di prodotti alimentari dall'Europa raggiungono i
54,7 miliardi di euro, mentre le importazioni totalizzano 52,7
miliardi, per un bilancio commerciale in attivo di 2 miliardi
di euro.
"Per non perdere questi primati e crescere ulteriormente,
l'industria alimentare europea , e con essa quella italiana,"
afferma Daniele Rossi, Direttore Generale di Federalimentare,
"deve puntare sempre più su Ricerca, Innovazione e Formazione
e farlo in particolar modo attraverso le Piattaforme
Tecnologiche Europee, iniziative spontanee paneuropee del
sistema industriale che coinvolgono imprese con un ruolo
leader, Federazioni di settori, istituzioni di ricerca, il
mondo finanziario, autoritC pubbliche, nazionali e locali,
nonchè) gli operatori della filiera, i media e i consumatori.
In riferimento al settore alimentare riveste fondamentale
importanza la Piattaforma Tecnologica Food for Life che ha tra
i suoi obiettivi la promozione di una dieta salutare, la
possibilitC di offrire ai consumatori cibi adatti alle più
svariate occasioni di consumo con un alto contenuto in termini
di confezionamento e servizio, il continuo miglioramento della
sostenibilitC ambientale della produzione alimentare, la
comunicazione, la formazione ed il trasferimento tecnologico
alle imprese. (AGI)
Bru (Segue)




INDUSTRIA ALIMENTARE: ROSSI, SODDISFARE ESIGENZE CONSUMATORI.. (2)

(AGI) - Roma, 11 giu.- In questo momento, con l''innalzamento
dell''etC media della popolazione, le abitudini alimentari ei
valori nutrizionali svolgono un ruolo significativo in fatto di
benessere dei consumatori. Si prevede infatti che le patologie
connesse allo stile di vita aumenteranno rapidamente nei
prossimi decenni.
Per questo motivo la ricerca in ambito alimentare sta
concentrando la propria attenzione su "nutrizione e salute" per
venire incontro alle preoccupazioni dei cittadini.
E'' in questa direzione che operano le Piattofrme
Tecnologiche Europee e ancor più quelle nazionali, formate
allo scopo di collegare la PTE e gli stakeholders dei diversi
Paesi..
A coordinare il lavoro delle 35 Piattaforme Nazionali
"figlie" di "Food For Life" C( la proprio la Piattaforma
Italiana (coordinata da Federalimentare con Enea, Inran e
UniversitC di Bollogna) che, dal 2007 ad oggi, ha delineato le
strategie e gli obiettivi di questo ambizioso progetto:
orientare la politica economica in materia alimentare in favore
della ricerca e dell''innovazione; coordinare le attività di
ricerca in fatto di alimenti e nutrizione; rafforzare le basi
scientifiche e tecnologiche dell''industria alimentare ;
favorire lo sviluppo e la competitività internazionale,
soprattutto a servizio delle PMI.
Anche i consumatori italiani,come quelli del resto
d''Europa, pongono particolare attenzione al contenuto
salutistico degli alimenti. Persino in un momento di crisi
economica come quello attuale, il fattore più importante nella
scelta di un prodotto è dato dalla sua valenza qualitativa e
salutistica (62%), poi dalla marca (46%) e solo in terza
posizione dal prezzo (44%).
In grande crescita anche l''interesse verso gli aspetti
funzionali del cibo (37%) e i cosiddetti "alimenti funzionali"
ovvero quelli che hanno effetti positivi su una o più funzioni
specifiche dell''organismo, aldilC dei normali effetti
nutrizionali, e capaci di influire sul miglioramento dello
stato di salute e di benessere.(AGI)
Bru (Segue)



INDUSTRIA ALIMENTARE: ROSSI, SODDISFARE ESIGENZE CONSUMATORI.. (3)

(AGI) - Roma, 11 giu. - "Se poi andiamo a vedere come si
orientano le scelte dei consumatori italiani per tipologia di
alimento", continua Rossi, "scopriamo che le scelte si dirigono
verso fasce di prodotti a sempre più elevato valore aggiunto".
L''alimentare "tradizionale classico" (la pasta, le
conserve, i formaggi, il vino, l''olio, ecc.) copre circa il 66%
del fatturato alimentare totale (pari a circa 80 miliardi di
euro). Si tratta di un dato forte ma comunque inferiore a
quello che rappresentava fino a 10-15 anni fa." Infatti c'è (
una fetta di mercato notevole - pari a circa 20 miliardi di
euro (17% del fatturato totale) - che può essere chiamata del
"tradizionale evoluto". I prodotti tradizionali si stanno
evolvendo verso nuove proposte non solo di confezionamento e
servizio, ma anche di caratterizzazione per andare incontro
alle nuove esigenze dei consumatori. Ad esempio: i sughi
pronti, gli olii aromatizzati, i condimenti freschi (come il
pesto), i prodotti e piatti precotti a lunga conservazione a
temperatura ambiente, i surgelati "generici", i formaggi duri e
molli tradizionali a bassa percentuale di grassi, i nuovi tipi
di pasta fresca condita, la vasta gamma di prodotti dolciari
nuovi, la cioccolata sposata ad altri prodotti come il caffè (,
lo stesso caffè ( in cialde per le macchinette da espresso, ecc.
Al terzo posto si confermano le "denominazioni protette":
un vero e proprio patrimonio gastronomico che copre oltre 9%
circa del mercato (11,2 miliardi euro).
In grande crescita poi i "nuovi prodotti", tra cui gli
alimenti funzionali , con un valore di circa 10 miliardi di
euro (oltre l''8% del fatturato totale). Sono cibi e bevande
dall''alto valore aggiunto e dall''elevato contenuto di
innovazione e di servizio che soddisfano sia le richieste dei
consumatori dal punto di vista della conservazione e della
preparazione del cibo, che da quello nutrizionale e
salutistico: bevande energetiche o innovative, yogurt
"funzionali", alimenti alleggeriti (light) o arricchiti
(fortificati), preparazioni gastronomiche (primi e secondi
piatti freschi, surgelati e precotti), cibi salutistici
(fitness, wellness), prodotti per categorie specifiche di
consumatori (giovanissimi, anziani, celiaci, diabetici, ecc.) e
nutraceutica (vitamine, integratori, barrette dietetiche,
ecc.).
Fanalino di coda il "biologico" che totalizza appena lo
0,7% del fatturato complessivo dell''Industria alimentare
italiana (0,8 miliardi di euro), che andrebbe ripensato in
conformitC alle politiche europee e rilanciato non solo nel
nostro Paese ma anche in molti altri Paesi occidentali.(AGI)