Comunicato di mercoledì 29 gennaio 2020
 

Brexit, Federalimentare: "Accordi con UK non siano schiavi della fretta. Necessario un prolungamento del periodo di transizione"

 

Comunicato Stampa

"Il Regno Unito rappresenta il quarto mercato del food and beverage italiano ed è troppo importante per noi per essere ostaggio di una Brexit affrettata". Così Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, commenta l''imminente uscita del Regno Unito dall''Unione Europea e il conseguente countdown di 11 mesi per decidere gli accordi tra le due parti.

"Alle minacce già presenti, come l''embargo russo e i dazi USA - continua il presidente - non può aggiungersi anche quella causata dalla Brexit: bisognerà tentare di eliminare ogni tipo di tensione, prima fra tutti quello dettato dal tempo. Per questo, chiediamo già da ora un prolungamento del periodo di transizione invece della sciagurata possibilità di ritrovarci con regole approssimative e penalizzanti che nuocciono tanto al nostro settore quanto ai consumatori inglesi".

Una richiesta, quella di Federalimentare, basata su un dato storico: per chiudere il CETA, l''accordo con il Canada, l''Unione Europea ha impiegato 7 anni. "A questo si aggiunga il fatto che gli accordi che l''Unione Europea dovrà stringere con il Regno Unito saranno circa 300, tutti importanti e strategici per i nuovi equilibri che si andranno a creare. Non possiamo permetterci alcun tipo di superficialità" - conclude Vacondio.