Comunicato di martedì 30 gennaio 2018
 

Federalimentare a Bruxelles su etichettatura

 

Scordamaglia: «Servono regole uguali per tutti, la Commissione faccia la sua parte»

Bruxelles, 30 gennaio - Intervenuto al Parlamento europeo all’incontro sull’etichettatura alimentare “L’etichetta alimentare corretta che informa senza fuorviare” Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, ha sottolineato ancora una volta l’impegno dell’associazione che rappresenta l’industria alimentare italiana nel promuovere la corretta informazione nei confronti dei consumatori: «È necessario fornire ai cittadini un sistema di etichettatura fondato su solide basi scientifiche che tenga conto dell’alimento nella sua interezza e con regole univoche valide per tutto il mercato unico».

«Bollini, traffic light e qualsiasi tipo di indicazione che valuti un cibo in base alla presenza o meno di un determinato ingrediente o nutriente - prosegue il presidente - non facilita certo una scelta consapevole da parte di chi acquista, ma rappresenta uno strumento ingannevole che tra l’altro rischia di penalizzare le grandi eccellenze del Made in Italy».

«Inoltre - sottolinea Scordamaglia - forme di criminalizzazione di singoli alimenti con sistemi colorimetrici o grafici, che tentano di influenzare più che educare, non hanno mai migliorato la salute dei cittadini, ma semmai dato un alibi a chi crede che si possa così evitare un’azione seria oggettiva e prolungata di educazione all’alimentazione bilanciata e al corretto stile di vita».

Ed è la centralità della tutela del consumatore che spinge Scordamaglia a esortare ancora una volta la Commissione a prendere una posizione chiara e valida per i paesi dell’Unione: «Nel venticinquesimo anniversario del mercato unico europeo, chiediamo all’Europa regole valide per tutti, che evitino fughe in avanti dei singoli paesi, senza compromettere il livello di tutela dei cittadini e la competitività delle imprese di ogni paese».