Federalimentare su accordo Mipaaf, Federdistribuzione e Ancd Conad
Scordamaglia: ''Bene regole e stop a aste al ribasso per garantire concorrenza e scoraggiare gioco al massacro''
Roma, 28 giugno - L’industria alimentare italiana accoglie con favore la firma - annunciata questa mattina - dell’impegno tra Mipaaf, Federdistribuzione e Ancd Conad, per promuovere, attraverso l’adozione di un codice etico, pratiche commerciali leali lungo l’intera filiera agroalimentare e non fare più ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l''acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari.
Dire stop alle aste al ribasso e soprattutto prevedere regole per aumentare la trasparenza e la correttezza della competizione è vitale per tutelare la filiera agroalimentare del Paese, che rappresenta il più importante settore economico nazionale, per valore aggiunto e fatturato, oltre che un patrimonio inestimabile a livello mondiale in termini di immagine e forza attrattiva.
“Tutti noi abbiamo ben chiaro - dichiara il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia - che la concorrenza sul mercato è un valore positivo e che tutto il mondo produttivo deve fare ogni sforzo possibile per essere sempre più efficiente e competitivo”. E aggiunge: “Guai però a trasformare tutto ciò in un gioco al massacro, realizzato con modalità opache e poco trasparenti, che, imponendo condizioni capestro, distruggono le aziende della filiera, per poi passare a quelle successive, mettendo in ginocchio interi comparti e rischiando di compromettere l’eccellenza qualitativa che i nostri produttori perseguono quotidianamente con enormi sforzi”.
Positiva quindi secondo Federalimentare l’iniziativa del Ministro Martina e delle organizzazioni firmatarie e buoni i contenuti dell’accordo firmato, che persegue il duplice obiettivo di valorizzare lo straordinario impegno degli operatori e di tutelare i consumatori, in un quadro di maggiori garanzie di rispetto degli equilibri negoziali, essenziali a promuovere gli sforzi delle imprese in direzione di una sostenibilità economica, ambientale e sociale delle nostre produzioni alimentari.
“Ci auguriamo ora che la cruciale attenzione mostrata dal Governo a questo tema si traduca concretamente nella rapida cancellazione di pratiche che hanno determinato una drammatica polarizzazione del potere negoziale” dice Scordamaglia, e conclude: “L’auspicio è che l’impegno a non ricorrere più alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso diventi prima possibile una regola vincolante per tutti, preservando la competitività del sistema agroalimentare italiano come modello da perseguire anche dal punto di vista delle relazioni all’interno della filiera”.
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