Comunicato di venerdì 12 maggio 2017
 

SCORDAMAGLIA: Centralità di una formazione continua ed aggiornata su cui Federalimentare con le OO.SS. vuole sempre più puntare - Formazione e Competenze per l'Industria 4.0 nell'Agroalimentare

 

Roma, 12 maggio 2017

Federalimentare ha organizzato a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, assieme a Fai CISL, Flai CGIL e Uila UIL, il Convegno "Formazione e Competenze per l''Industria 4.0 nell''Agroalimentare". L’evento ha rappresentato l’occasione per fare il punto sui risultati dei progetti di formazione conclusi con successo nel 2017, dopo un anno di attività che hanno coinvolto 750 imprese alimentari, di cui l''80% PMI, in 16 Regioni, con 26.030 ore di formazione per 4.032 lavoratori. Una spesa complessiva di 6,5 milioni di euro finanziata per il 70% da Fondimpresa e che le singole aziende hanno integrato con risorse proprie.

Dal 2007 Federalimentare è impegnata in prima linea, accanto alle OO.SS. di categoria, sul fronte della formazione continua per gli addetti delle imprese del settore, avvalendosi in particolar modo degli strumenti forniti da Fondimpresa, il Fondo interprofessionale di Confindustria Cgil Cisl e Uil.

Il Convegno è stato inoltre l’occasione per approfondire il tema delle competenze professionali richieste dalle imprese per affrontare le sfide di Industria 4.0 e coglierne le opportunità. “Agli incentivi fiscali introdotti dal Piano Calenda – precisa a riguardo il Consigliere Incaricato di Federalimentare per Innovazione, Industria 4.0 e Sostenibilità Aurelio Ceresoli – si dovranno affiancare adeguate misure per la formazione professionale. Solo così si potrà costruire un bacino di competenze qualificate volto ad alimentare il processo innovativo, rilanciando la competitività delle imprese e valorizzando i lavoratori”.

Sull''argomento interviene anche il Presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia che precisa “Il settore del food andrà sempre più incontro ad un livello elevato di tecnologia, automazione, innovazione di processo e prodotti. Ciò non penalizzerà il lavoro, ma anzi lo valorizzerà spostando anche i meccanismi di tutela dal semplice posto di lavoro al lavoratore che dovrà essere sempre più competente e formato. Da qui la centralità di una formazione continua ed aggiornata su cui Federalimentare con le OO.SS. vuole sempre più puntare”.

"Gli strumenti di FondImpresa - precisa il suo presidente Bruno Scuotto- sono a disposizione delle aziende sia per gli obiettivi di crescita - infatti finora ben 1 miliardo di euro è stato dedicato alla formazione per competitività e innovazione - sia per rafforzare i lavori deboli. Bisogna proseguire su questa strada, anche integrando le esperienze tra Fondi per favorire la formazione di filiera".