Comunicato di sabato 2 luglio 2016
 

SCORDAMAGLIA: giusto che industria italiana torni protagonista nelle scelte economiche e politiche del Paese

 

SU REFERENDUM: EFFETTI DEL NO DISASTROSI ANCHE PER SETTORE ALIMENTARE, SI RISCHIA SALTO INDIETRO DI 20 ANNI

Spoleto, 2 luglio 2016 – A margine degli Incontri di Paolo Mieli, organizzati da Hdrà per il festival di Spoleto, Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, commenta così le polemiche seguite alla divulgazione dei dati del Centro Studi di Confindustria sui danni economici di un possibile no al Referendum “Totale condivisione della scelta del Presidente Boccia di rendere noti e commentare quei risultati che descrivono per il nostro Paese uno scenario molto negativo nel caso in cui vinca il no al referendum”

E continua Scordamaglia “Non è certo una questione di parte politica, non si tratta di parteggiare per la destra o la sinistra, questione assolutamente ininfluente per il futuro di un settore, quello dell''industria alimentare, che negli anni è diventato un punto di riferimento internazionale a prescindere dai Governi che si sono succeduti”.

“ Non si può non tener conto che un sostanziale monocameralismo in grado di semplificare ed accelerare la produzione normativa di questo Paese, così come l’abbandono di un federalismo “sbagliato” che ha affidato in passato alle regioni fattori che devono essere gestiti a livello statale, come il commercio estero, gli standard igienico sanitari, l’energia, sono tutti elementi essenziali per modernizzare il Paese e rendere più competitivo il nostro Paese”

Conclude poi il presidente di Federalimentare: “Bloccare queste riforme sarebbe miope e autolesionistico. Oggi è ininfluente il nome o il partito che propone queste riforme, magari non perfette e migliorabili, ma da appoggiare se non si vuole far fare un salto all''indietro e nel buio al nostro paese”.