Comunicato di giovedì 2 luglio 2020
 

Fase3, Vacondio al Governo: Sostenere canale Horeca con finanziamenti a fondo perduto è l'investimento da fare

 

Comunicato Stampa

"Se c'è una lezione che il Coronavirus ha dato a tutti i cittadini è che, per la prima volta dopo molti anni, il cibo non è stato dato per scontato. Gli italiani hanno avuto paura che i prodotti del food&beverage potessero mancare nei supermercati e sulle tavole. Per mantenere una situazione che fosse più normale possibile, l'industria alimentare si è data molto da fare e questo senso di responsabilità non ci abbandona neanche in fase3" ha detto il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio intervenendo al convegno "Il Paese che vogliamo" organizzato dalla CIA - Agricoltori Italiani che ha visto la presenza, tra gli altri, del ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova e del ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano.

E proprio al governo Vacondio ha rivolto il suo appello: "Proprio per via di questo senso di responsabilità, voglio chiedere al Governo di proteggere il canale Horeca per i prossimi mesi con finanziamenti a fondo perduto. Non possiamo salvare tutti - ha detto il presidente di Federalimentare - ma aiutare il settore della ristorazione e dell'hotellerie significa salvare il turismo e come diretta conseguenza il settore alimentare, legato fortemente all'Horeca". I dati lo dimostrano: stiamo perdendo il 30% del fatturato in volume e molto di più in redditività perché quello della ristorazione è l'unico segmento di mercato con un alto valore aggiunto. "I finanziamenti a fondo perduto in questo caso sarebbero un investimento per il futuro e non un regalo - dice Vacondio - per poter ritornare alle cifre da record che avevamo nel primo trimestre di quest'anno e in particolare sui mercati esteri".

Questione Horeca a parte, Vacondio ha poi ricordato un'altra battaglia centrale non solo per l'industria ma anche per tutta la filiera agroalimentare, quella al Nutriscore. "La filiera alimentare sia unita nella guerra a sistemi di etichettatura penalizzanti del Made in Italy" ha concluso il presidente.