Conosciamo... Barbara Bordoni - Giovani Imprenditori Federalimentare
 

 

 

 
 

BARBARA BORDONI

 

Barbara Bordoni, 31 anni di Tirano (SO), imprenditrice in Salumificio Bordoni, azienda di famiglia specializzata nella produzione di Bresaola della Valtellina.

 

Dopo il diploma in Ragioneria consegue nel 2011 la laurea in Economia e Commercio con indirizzo in Marketing presso l’Università Cattolica di Milano. Vive in Valtellina, a Tirano (SO), terra natia che ama e rispetta ed in azienda ricopre la carica di responsabile vendite per il mercato italiano e per quello estero. Ricopre dal 2013 la carica di presidente dei Giovani di Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi). Dal 2016 ricopre anche la carica di vicepresidente dei Giovani di Federalimentare con delega ai rapporti con Confindustria.

 

"Quali sono secondo te le sfide che l’alimentare made in Italy dovrà affrontare nei prossimi anni?"

 

Ritengo che oggi la sfida più importante e impegnativa sia quella di trasmettere il vero valore del nostro saper fare, della nostra capacità di produrre attraverso la selezione accurata e la “trasformazione” delle materie prime in prodotto finito. Questo nostro indiscutibile patrimonio, però, ha bisogno di essere sostenuto e comunicato meglio con il fine ultimo di creare un brand più forte e inattaccabile da qualsivoglia contraffazione.

 

"Di che cosa ti occupi in particolare all’interno di Federalimentare come giovane imprenditore?"

 

Il mio principale compito è quello di curare le relazioni con Confindustria, realtà che conosco molto bene e dove tuttora ricopro il ruolo di presidente Junior di Assica. Tali rapporti dovranno giocoforza garantirci maggiori sinergie tra le associazioni con indiscutibili vantaggi per entrambi.

 

    "Quali sono secondo te i vantaggi di una partecipazione attiva a Federalimentare?"

     

Ritengo che abbia una valenza bilaterale in quanto da un lato le aziende sono in grado di garantirsi conoscenza, competenze e tutele e, dall’altro, la nostra Federazione può comprendere meglio, attraverso la partecipazione attiva delle aziende, le reali problematiche che quotidianamente affrontiamo. Ritengo inoltre che l’unione fra la miriade di PMI italiane all’interno di Federalimentare sia indispensabile per affrontare più consapevoli e più forti i mercati.

 

    "Quali invece le nuove sfide per te a livello personale e professionale?"

     

Cercare sempre più di modernizzare e internazionalizzare la mia azienda, rendendola ancor più forte e consapevole dei propri mezzi. Da quando seguo da vicino l’export mi sono resa conto delle grandi potenzialità che i mercati esteri offrono ma, allo stesso tempo, delle insidie che nascondono se non si è adeguatamente preparati. Questo è il mio compito e la mia sfida personale.